Laboratorio di Progettazione Architettonica 2

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Tema unico: l’ex Arsenale militare di Pavia. Il lavoro iniziato l’anno prima da un piccolo gruppo di studenti viene esteso a tutto il laboratorio. La decisione di adottare il tema unico si spiega per ragioni di metodo, “interne” a un laboratorio di progettazione in cui sono presenti due componenti ben definite, quella compositiva e quella urbanistica. Componenti che hanno approcci diversi e strumentazioni disciplinari autonome e non vi sono travasi meccanici da una parte all’altra. Infatti le ragioni della forma non sono quelle del programma funzionale. Su questo non ci sono dubbi. Tuttavia anche crediamo che il progetto sia uno soltanto e nostro compito è individuare risposte coerenti tanto a livello formale che a livello urbanistico e quindi è necessario che architettura e urbanistica si confrontino su un unico progetto.

Di conseguenza, durante il primo semestre gli studenti lavorano su due tavoli paralleli. Da parte urbanistica si indagano i livelli di accessibilità, le destinazioni d’uso, il tessuto produttivo, per giungere a formulare quella che si potrebbe chiamare un’ecologia delle funzioni, ovvero una proposta urbanistica generale, in grado di verificare l’ipotesi di una ridestinazione dell’area legata allo sviluppo di colture sperimentali per la produzione agricola del territorio pavese. Dal lato compositivo invece, attraverso gli Assemblages de grande jeunesse, si fa esperienza diretta degli artifici che riguardano lo specifico compositivo dell’architettura, imparando a manipolare le architetture e i loro linguaggi, a riconoscere i valori semantici da quelli sintattici. Perché questa attenzione alla forma? In parte perché riteniamo che lo studente di architettura debba essere educato alla forma e poi perché siamo convinti che come tutte le arti anche l’architettura possegga un nocciolo prettamente formale. Ignorarlo, derivando l’architettura da questioni solo funzionali, tecnologiche, sociali, non lo elimina.

A partire dal secondo semestre si converge sul tema di progetto.

Vi è un ultimo punto da toccare ed è il rapporto con la realtà, che dovrebbe sempre essere condotto su un piano dialettico, propositivo, e non schiacciato sui desiderata contingenti di amministrazioni o enti. Così se l’anno prima si era partecipato alla consultazione indetta dal Demanio per raccogliere idee e proposte per il futuro dell’area dell’ex Arsenale, quest’anno si è perseguito un maggiore contradditorio con l’Amministrazione comunale: a marzo siamo stati inviati dall’assessore all’urbanistica a illustrare in Sala consigliare lo stato di avanzamento della ricerca, mentre gli esami di fine luglio si sono svolti sotto i portici del Castello Visconteo di Pavia, in una modalità a “porte aperte” alla cittadinanza. Questo per non dismettere totalmente il ruolo della ricerca universitaria, la sua funzione critica.

 

Collaborators: Ilaria Sgaria, Riccardo Zucco, Stefano Malusardi, Tommaso Brighenti 
Students: Andrea Montalto, Arnold Pere, Beatrice Parma, Claudia Parissenti, Domenico Pescatore, Francesco Molinari, Francesco Pavan, Giovanni Dello Ioio, Gregorio Minelli Vacchi, Houssam Mahi, Linda Martellini, Luca Villa, Margherita Pareschi, Oliver V. Pérez, Riccardo Pesenti, Sofia Dordoni, Yuke Cai 
Type: Studio 
Year: II Year 
Anno accademico:  
Semester: Annuale