Storia dell’Architettura 2

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Il corso di Storia dell’Architettura 2 si pone l’obiettivo di tracciare un profilo dell’architettura occidentale tra la metà del Settecento e la metà del Novecento. Il punto di avvio della trattazione condotta per mezzo delle lezioni è costituita dal sistematico sommovimento nella disciplina dell’architettura che si compie su più piani nella seconda metà del XVIII secolo. Lo sforzo consiste nel mostrare le ragioni di natura storica – dalla sempre più marcata dotazione di onnicomprensivi apparati burocratici compiuta dagli stati nazione dell’epoca alla coeva trasformazione dei mezzi di produzione e alle sue conseguenze in termini politici e sociali, ma anche territoriali – di tale fenomeno. Segue quindi una serie di lezioni che si concentrano vuoi su figure e movimenti chiave dell’architettura dell’Ottocento e del primo Novecento, vuoi su momenti e contesti particolarmente rilevanti. Non mancheranno nemmeno, per chiarire determinate questioni, alcuni approfondimenti tematici. L’architettura del cosiddetto “Movimento Moderno” è il fulcro del corso. Tanto importante quanto l’analisi dei suoi protagonisti, delle sue icone, delle sue conquiste e dei suoi fallimenti sarà la disanima del discorso costruito dal “Movimento Moderno” stesso e dagli interpreti successivi su di esso. Il corso, in particolare, intende dimostrare che il “Movimento Moderno” è un concetto storicamente determinato, frutto di esigenze ben precise (e, come se non bastasse, ormai scomparse), e che tale concetto non solo non aiuta la comprensione dell’architettura di inizio Novecento, ma ne preclude la possibilità, nella misura in cui mostra come omogenea e coerente una produzione ben altrimenti varia, contraddittoria e ricca. “Movimento Moderno” può quindi restare come denominazione di una maniera ormai passata – ma non per questo meno interessante – di guardare all’architettura di una certa epoca; lo studente è tuttavia invitato a non inquadrare più i fatti in questi termini, e bensì a fare i primi passi utili a crearsi, nello spazio lasciato libero da un’ingombrante quanto dogmatica e deformante categoria interpretativa, maniere alternative di inquadrare la grande stagione del modernismo.Nella parte finale, il corso si propone, piuttosto che di chiudere un discorso, di aprire sugli sviluppi dell’architettura nel secondo Novecento, mostrando almeno in parte il nuovo cambio di paradigma che si verifica nei decenni del secondo dopoguerra.

 

Professors: Daniele Pisani 
Collaborators: Giaime Botti 
Type: Course 
Year: II Year 
Anno accademico:  
Semester: 2°