Laboratorio di Urbanistica
Geograficamente e temporalmente ricorrente, il fenomeno della dispersione urbana, che costituisce la forma dominante dell’urbanizzazione del terzo millennio, rappresenta una delle maggiori sfide che l’urbanistica sostenibile si trova oggi a dover affrontare, causa i numerosi effetti negativi indotti. Si tratta pertanto di una interessante occasione di studio e riflessione anche perché coinvolge trasversalmente molte tematiche urbanistiche: le dinamiche delle città centrali, le forme di mobilità, i costi collettivi, l’efficienza economica, le pressioni sull’ambiente naturale, le interazioni sociali, la salute. Il tema della riorganizzazione dell’insediamento disperso attorno ai nodi infrastrutturali del trasporto pubblico e più in generale attraverso la declinazione della crescita in forme urbane maggiormente compatte è affrontato nell’ambito di un corridoio insediativo, infrastrutturale e ambientale costituito da una insieme di comuni dell’est milanese al centro dell’Adda-Martesana. Il corridoio si articola anche in un interessante gradiente metropolitano che propone condizioni territoriali differenziate man mano che ci si allontana dal capoluogo verso i margini dell’area metropolitana.
Il laboratorio si articola in:
apprendimento teorico (temi, visioni, esperienze, princìpi, strumenti operativi) per raggiungere un livello di conoscenza dei fondamenti della disciplina tale da permettere allo studente di affrontare in maniera consapevole e coerente le fasi esercitative;
applicazione del sapere teorico a casi di studio concreti, dimostrando capacità di analisi, valutazione e interpretazione della realtà oggetto di esercitazione;
integrazione delle conoscenze teoriche e delle capacità sviluppate nelle esercitazioni (analisi, valutazione, interpretazione) con la propria visione critico-propositiva (piano/progetto).
L’attività di esercitazione è pertanto articolata in:
fase I – processi di trasformazione spaziale: descrizione e interpretazione dei processi di trasformazione del territorio sotto il profilo demografico, economico, sociale, e rappresentazione degli esiti spaziale;
fase II – criticità spaziali osservate e loro valutazione, linee guida di intervento, scenari evolutivi in termini di strategie e azioni, schemi di piano alternativi alle previsioni insediative in atto in base alla generalità dei fenomeni studiati (teoria) e alle specificità dei contesti locali esaminati (area studio);
fase III – esemplificazioni progettuali: sviluppo di specifiche proposte progettuali (concept plan –master plan) in aree predeterminate, alfine di rappresentare in termini attuativi le soluzioni suggerite nelle linee guida e negli scenari alternativi di pianificazione.