Elsa Garavaglia
Professore associato a tempo pieno
Thematic and methodological focus of the proposed courses/laboratories
Il profilo didattico
Nella formazione didattica e scientifica si è sempre ritenuto importante lo studio e l’approfondimento del ruolo delle strutture nell’architettura. Esperienze di insegnamento svolte nei laboratori integrati di progettazione dell’architettura hanno consolidato e affinato la ricerca di un linguaggio strutturale che sia parte stessa dell’architettura, linguaggio che si è sempre cercato di trasmettere agli allievi.
Queste esperienze hanno permesso di sviluppare un approccio didattico molto utile non solo nei laboratori, ma anche nei corsi monografici: introdurre esempi concreti e intuitivamente semplici da comprendere per presentarli poi in forma teorica rigorosa.
Questo approccio didattico trova la sua più proficua applicazione nei laboratori di progettazione architettonica e di conservazione tenuti alla laurea magistrale, dove il dialogo tra la composizione architettonica e la progettazione strutturale e tra il restauro e il consolidamento strutturale diventa ancora più forti e imprescindibile.
Sulla laurea magistrale si sta sperimentando anche l’approccio di didattica innovativa a classe capovolta, ovvero gli argomenti vengono introdotti in aula, studiati a casa e commentati nuovamente in aula, questo perché il modo di apprendere degli studenti evolve con l’evoluzione rapida della tecnologia e degli strumenti di comunicazione, pertanto è estremamente importante aggiornarsi.
Il corso di Statica
Il rapporto forma-struttura nella progettazione architettonica gioca un ruolo importante, pertanto, già dal secondo anno di corso, l’allievo architetto è invitato ad acquisire le conoscenze strutturali di base per poter progettare con consapevolezza.
La Statica introduce quindi lo studente all’equilibrio di strutture semplici, ma fondamentali nello sviluppo di un qualsiasi progetto: la trave, il pilastro, il trilite, l’arco, la trave reticolare.
Il corso è un corso monografico, ma l’argomento si presta a collegamenti a situazioni reali, spesso vicine alle esperienze personali dello studente; a tali esempi si fa spesso riferimento per meglio chiarire aspetti teorici a volte complessi.
L’articolazione del corso presenta momenti riservati alla spiegazione ex cathedra dei concetti teorici alla base di un certo argomento e momenti di esercitazione comune, comunque guidata, svolti in aula, anche in gruppo. Per meglio spronare gli studenti al ragionamento, durante il semestre vengono assegnate alcune esercitazioni da svolgere in autonomia e riguardanti casi reali: un solaio, una copertura, una pensilina, la struttura di una serra, un balcone, …. , in queste esercitazioni gli studenti sono invitati a dedure lo schema statico, i carichi, i vincoli e le sollecitazioni interne partendo dalle nozioni teoriche acquisite fino a quel momento. Nelle settimane successive si svolge la discussione in aula delle soluzioni sviluppate da loro.
La Statica risulta essere una disciplina faticosa per lo studente di Architettura in quanto è vista come una materia astratta e che richiede lo svolgimento di sistemi di equazioni. Niente di più sbagliato, Statica è una disciplina concreta, che usa modelli semplici, ma rigorosi, per risolvere problemi reali. Chi comprende questa differenza, trova molte meno difficoltà ad assimilare gli aspetti teorici della disciplina. Ecco perché il metodo adottato in questo corso esige sicuramente la soluzione del problema statico, ma dedica anche molto tempo alla comprensione dei concetti fondamentali dell’equilibrio strutturale facendo spesso riferimento a casi reali e concreti, questo perché si ritiene che un concetto ben acquisito è un patrimonio personale che difficilmente si perde, il calcolo viene di conseguenza e a volte senza troppe difficoltà.