Alessandro Bianchi
Ricercatore universitario a tempo pieno
Thematic and methodological focus of the proposed courses/laboratories
Il corso monografico di Fondamenti della rappresentazione, di durata semestrale, fornisce le basi teoriche, metodologiche e operative della disciplina, incentrandola sullo spazio architettonico, urbano e territoriale e intendendola nelle sue valenze analitiche e formative.
Il corso intende pertanto sviluppare i fondamenti teorici e operativi della rappresentazione grafica per l’architettura nelle varie espressioni dimensionali e di contesto; approfondire le relazioni fra spazio, figura, misura, modello; operare sulle connessioni fra strutture geometriche e dispositivi grafici; evidenziare il ruolo dei principi e dei procedimenti proiettivi nella generazione di immagini e modelli analogici e digitali, nella percezione visiva e nei dispositivi ottici, con riferimento al loro impiego nel rilievo e nel progetto.
Contenuti e articolazione
L’articolazione dei contenuti si correla strettamente alle attività progettuali, si riferisce alle diverse scale dello spazio architettonico e prevede, in linea di massima, uno svolgimento per fasi:
Lettura
Natura e struttura delle immagini e dei modelli impiegati in architettura, prima distinzione tra forme proiettive e non-proiettive, privilegiando un approccio intuitivo volto a fornire conoscenze e abilità di base immediatamente spendibili nella modalità del disegno a mano libera al fine di favorire un rapido ed efficace avvio delle attività laboratoriali coordinate.
Misura
Introduzione al disegno dal vero. Osservazione, riconoscimento e classificazione delle configurazioni architettoniche reali. Valutazione dei rapporti dimensionali e dei valori di scala. Modellizzazione geometrica e schematizzazione grafica degli spazi, in forma topologica e proiettiva, mediante il disegno a mano libera. Metodi e tecniche del rilevamento diretto. Restituzione grafica. Introduzione al disegno tecnico tradizionale e all’ambiente CAD 2D.
Proiezione
Approfondimento dei principi, dei metodi e dei procedimenti della rappresentazione proiettiva precedentemente introdotti. Proiezioni ortogonali e topografiche, e relative ombre: pianta, sezione, prospetto-sezione, profilo, sviluppo. Proiezioni assonometriche, e relative ombre: classificazione e proprietà, veduta, spaccato, esploso. Proiezioni prospettiche, e relative ombre: a quadro verticale, inclinato, orizzontale, veduta, spaccato, esploso. Relazioni omologiche: introduzione.
Costruzione
Risoluzione di problemi metrici e di posizione per via grafica, intersezione fra configurazioni spaziali, determinazione della vera forma di elementi piani, studio delle configurazioni d’ombra, soluzione di semplici problemi topografici. Cenni di fotogrammetria elementare. Proiezioni grafiche e dati metrici nella realizzazione di maquette.
Modellazione
Progetto e uso della rappresentazione. Integrazione grafica fra codici della rappresentazione analogica, digitale, e delle maquette. Impiego combinato delle forme di rappresentazione. Gestione delle viste, delle luci, e delle ombre. Organizzazione degli elaborati in funzione del tema e delle fasi di lavoro. Cenni sull’archiviazione cartacea e digitale degli elaborati.
Subjects of the Final Work covered as a thesis supervisor
Fotoraddrizzamenti di facciate storiche di città lombarde
Le operazioni da compiersi per la restituzione del rilievo attraverso una rappresentazione a disegno geometrico e a ortofotopiano, sono ottimizzabili in una procedura accorta a fasi ben distinte, ciascuna delle quali risponde ad
una necessaria premessa sul grado di approssimazione ammesso.
Lo schema metodologico seguito consta di quattro principali fasi:
1) Inquadramento generale dell’oggetto e analisi delle possibili prese fotografiche, funzionali alla distanza massima interponibile tra il monumento e l’operatore, dei diversi piani aggettanti e soprattutto del fine del rilievo;
2) Rilievo indiretto, con strumenti topografici ottici, di una rete di punti meditati; tale rete servirà come base per le misure d’appoggio ai modelli fotogrammetrici di ogni singolo fotogramma e successiva conversione delle coordinate polari in cartesiane;
3) Raddrizzamento fotogrammetrico informatizzato delle immagini, noti quattro punti della ripresa e fotocomposizione sulla base della griglia complessiva di punti;
4) Analisi e studio dell’apparato decorativo, dei rapporti metrici e geometrici, e della tecnica costruttiva.
Conclusa quindi la parte relativa al rilievo delle misure e alla campagna fotografica referenziata come precedentemente descritto, si è proceduto all’effettivo raddrizzamento fotogrammetrico, basato su procedimenti operativi non più manuali ma informatizzati. I softwares utilizzabili sono molteplici e comunque ne servono almeno due: un CAAD (applicativo vettoriale) per la gestione dei disegni tecnici, e uno per la gestione delle bitmaps e fotoritocco. Tramite l’omologia che intercorre tra proiezione centrale (fotografia scorciata) e ribaltamento in vera misura (fotografia raddrizzata), note alcuni punti, a raddrizzamento avvenuto si ottengono porzioni di prospetto distinte in varie fotografie. E infine, attraverso un collage molto attento operato sempre con il software di fotoritocco, si unisce in un unico quadro complessivo l’insieme delle immagini raddrizzate.