Storia del Giardino e del Paesaggio
Il corso si articola in due sezioni.
La prima ha per oggetto il tema del giardino nel mondo antico. Si analizzano i modelli mitici e letterari, che definiscono, a partire dal mondo greco, topoi concettuali e modelli tipologici destinati a fecondare, per riprese dirette o latenze carsiche, lo sviluppo dell’arte del giardino nella civiltà occidentale per i secoli venire. Della tradizione antica si precisano le fonti, archeologiche, documentarie, ecfrastiche, pittoriche, analizzando quindi il ciclo di sviluppo dell’arte del giardino nel mondo romano, nelle sue svariate determinazioni tipologiche, fondamentali modelli per lo sviluppo del giardino nell’età moderna a partire dal Rinascimento: boschi e giardini sacri, portici urbani, giardini annessi alle terme, giardini domestici, sino al tipo della villa, analizzato attraverso le testimonianze di Plinio il Giovane e i grandiosi modelli dell’età imperiale.
Forti delle cognizioni acquisite nella prima parte del corso si passerà ad approfondire, con taglio monografico, fondato sull’analisi di modelli storici e di testi teorici, lo studio di quella grande stagione della storia del giardino che segna la cultura europea, tra il XV e il XVIII secolo, con l’affermazione del giardino formale all’italiana e alla francese, sino alla nascita, durante il Siècle des Lumières, del giardino paesistico all’inglese. In questa fase storica lo straordinario sviluppo e la diffusione del giardino nella società europea si accompagna ad un crescente sforzo di elaborazione teorica, che rivela come il giardino assuma, al di là delle pur importanti funzioni sociali di rappresentanza di cui è investito, un ruolo centrale come forma simbolica elettiva ove trascrivere le tensioni nel rapporto di mimesis tra arte e natura che accompagnano il processo di affermazione della subiettività moderna. A tal fine l’analisi delle opere e del loro contesto di realizzazione sarà affiancata dallo studio del coevo dibattito teorico.