Tutta colpa di Duchamp: l’arte alla fine della Storia

l corso si articolerà in due moduli, l’uno di carattere istituzionale, l’altro di tipo monografico.

Il corso nella sua parte istituzionale intende affrontare, attraverso un itinerario europeo, l’articolata progressione dello sviluppo artistico del Novecento.

Tappe fondamentali di questo percorso saranno le cosiddette avanguardie storiche, che tanto profondamente ed in modo definitivo hanno condizionato il corso dell’arte sino ad oggi. Espressionismo, Cubismo, Futurismo, Astrattismo, Metafisica, Dadaismo, Surrealismo nelle loro più diverse declinazioni autoriali e nazionali, saranno oggetto di approfondita analisi anche mediante l’ausilio di una folta selezione iconografica, con l’utilizzo sia di immagini in formato elettronico sia di registrazioni video che, in entrambi i casi, verranno proiettati in aula durante le lezioni.

La parte del corso di carattere monografico verterà sull’opera e il pensiero di Marcel Duchamp.  Con Duchamp l’arte muta in modo tanto radicale quanto definitivo il suo statuto. L’opera d’arte diventa incarnazione del proprio significato e così ciò che vale per tutta l’arte aniconica, dall’astrattismo all’arte informale a quella concettuale, non è più il saper fare, nel senso del saper riprodurre, imitare o raffigurare, ma il saper dire, ossia il saper trasmettere il significato della propria rappresentazione simbolica, quindi, in ultima analisi, la capacità dell’opera d’arte di comunicare. In questa metamorfosi, in questo passaggio dell’arte come rappresentazione, come raffigurazione, all’arte come trasmissione, come comunicazione, anche per lo spettatore si impone un cambiamento della sua modalità di fruizione; il guardare inteso come forma di intrattenimento o godimento visivo deve per forza trasformarsi in osservazione come ricerca del senso. Questo nuovo percorso di lettura che l’arte a partire da Duchamp instaura nel rapporto tra l’opera e il suo fruitore emancipa l’arte dall’estetica della bellezza e dei suoi condizionamenti e per certi aspetti – come sostiene il noto storico dell’arte e filosofo americano Arthur Danto – libera l’arte persino dalla tirannia della Storia.  In effetti il percorso multi millenario della storia dell’arte occidentale nel corso della prima metà degli anni Dieci del XX Secolo cessa completamente; non cessa un ciclo, è la Storia che si ferma, che si esaurisce, consegnando l’arte ad una nuova era. Da allora in poi termina definitivamente l’estetica della forma a favore dell’estetica del senso e così l’estetica diventa un’esperienza ermeneutica e l’arte stessa sempre di più un problema filosofico.

 

Professors: Cristiano Marinotti 
Type: Corso 
Year: II Anno 
Anno accademico: 2018/19 
Semester: 1º