Laboratorio di Progettazione dell’Architettura degli Interni

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45°3904.9”N 11°18’19.8”E.
Queste le coordinate geografiche del Parco La Favorita a Valdagno (VC). Alla sommità
del parco, ad un metro dal suolo, al centro di una radura circondata da alberi
imponenti, emergono i resti di una villa mai terminata. La villa Marzotto progettata da
Gio Ponti a partire dal 1936.
Progetto prediletto ed inseguito da Ponti, che ne fece ben 5 versioni, la villa si situava
come culmine fisico e ideale del complesso della città sociale, esperimento urbanistico
di stampo paternalista voluto da Gaetano Marzotto e progettato da Francesco Bonfanti
tra il 1927 e il 1944. Lo stesso Bonfanti contribuì con Ponti alla progettazione del parco
di cui la Villa doveva essere il gioiello voluto ed esibito.
Le vicende della II guerra mondiale e le mutate condizioni socio politiche del
dopoguerra impedirono la conclusione del progetto, che terminò con la costruzione del
piano interrato, le cui vestigia emergono oggi con la bellezza di un’archeologia al
contempo antica e moderna.
Da questa archeologia e dal parco che la circonda è chiesto di partire agli studenti,
ragionando sulla presenza di un assenza, sul valore delle vestigia, sull’imponenza della
natura, tanto spontanea quanto artificiale. Immaginare racconti che possano essere
linfa per la città ed il parco, da pochi anni tornato di pubblico uso. Spazi, percorsi,
attività che sappiano raccontare storie possibili, desideri, sogni, restituendo uno spazio
di limite all’uso collettivo.
Ecco quindi sorgere padiglioni, nuove archeologie, allestimenti temporanei o fissi, spazi
ipogei o sopraelevati, strutture massive o diafane, sempre in dialogo con l’imponente
natura che definisce lo spazio.
La progettazione si è svolta dalla micro scala urbana del parco, alla scala architettonica
degli spazi d’uso, alla scala di dettaglio nella definizione di materiali, colori, oggetti,
allestimenti.
Particolare cura è rivolta alla rappresentazione del progetto, nella convinzione che il
linguaggio proprio dell’architetto sia il disegno, ed attraverso questo si modellino le
capacità comunicative ed inventive che la professione richiede.

Professors: Arnaldo Arnaldi,  
Collaborators: Elisabetta Gabrielli, Maria Alessandra Luccioli, Silvia Piana, Sofia Badessi 
Students: Arianna Isabella, Benedetta Ballabio, Daniele Florenzano, Daniele Russo, Enrico Farinella, Giacomo Gusmeroli, Giulia Carletti, Greta Redolfi Tezzat, Josephine Saponaro, Margherita Parolo, Matteo Casaro, Michele Petronio, Raffaele Guercia, Rebecca Moroni, Stefania Baltaro 
Type: Studio 
Year: III Year 
Anno accademico: 2019/20 
Semester: 1º